Sonata n° 1 op. 18 in LA bemolle maggiore
Scritta ed eseguita al pianoforte dal compositore Antimo D'Agostino ai tempi di frequenza al corso di composizione tenuto al Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro (fine anni Novanta). Anche eseguita, peraltro, sempre dal compositore presso il Teatro Rossini in occasione dei saggi di fine anno dei Corsi accademici dell'omonimo conservatorio...
Sonata n° 2 op. 20 (sulle quinte)
Lavoro rivolto in particolare all’attenzione di chi erroneamente sostiene che non sia possibile creare qualcosa mai vista né ascoltata (ma strutturalmente valida) se non facendo uso della dodecafonia progettata come esperimento sonoro da Arnold Schoenberg, metodo in voga ai nostri giorni nella musica cosiddetta “seria”…
In questa sonata è stato inopinabilmente dimostrato che il tanto bistrattato sistema tonale ai nostri giorni può ancora partorire composizioni nuove pur contravvenendo a una delle sue principali regole, ovvero quello delle quinte dirette vietate e presentandosi, quindi, in una veste totalmente nuova e mai vista se non in qualche breve composizione/studio scritta/o con fini assolutamente diversi dalla presente.
Nella fattispecie IN OGNI UNITÀ DI TEMPO DI TUTTI I MOVIMENTI DELLA SONATA (1°, 2° e 3°) SONO PRESENTI UNO O PIÙ INTERVALLI DI QUINTA PERLOPIÙ GIUSTA ARMONICAMENTE E/O MELODICAMENTE SVILUPPATI, PUR CONSERVANDO TUTTE LE REGOLE APPARTENENTI ALLA SONATA E ALLA FORMA-SONATA (PRIMO TEMPO) NONCHÉ ALLA TONALITÀ.
In breve ciò che era tradizionalmente proibito diviene la struttura dell’intera forma.